Non sempre per migliorare il proprio tempo in gara serve aumentare i chilometri o intensificare gli allenamenti. Esistono strategie di corsa che permettono di ottimizzare lo sforzo e ottenere migliori risultati, anche a parità di condizione fisica.

Una di queste è il drafting, una tecnica ampiamente utilizzata da atleti professionisti, che consiste nel posizionarsi dietro un altro corridore per ridurre la resistenza dell’aria e risparmiare energia lungo il percorso.

L’efficacia del drafting è supportata da diversi studi scientifici. Alcune ricerche hanno dimostrato che seguire un avversario a una distanza strategica permette di ridurre il consumo di ossigeno, la frequenza cardiaca e la percezione dello sforzo. In condizioni ideali, l’applicazione di questa tecnica può tradursi in un risparmio energetico significativo, arrivando a tagliare anche oltre due minuti sul tempo finale di una maratona. Non a caso, il drafting è molto comune anche nel ciclismo, dove i benefici sono ancora più evidenti.

Per applicare il drafting in gara, bisogna posizionarsi circa uno o due metri dietro un corridore che mantenga un’andatura simile alla nostra. È importante non affiancarsi né stare troppo lontani: più si resta centrati dietro, maggiore sarà la riduzione della resistenza del vento. Ovviamente, bisogna fare attenzione a non disturbare la corsa dell’atleta che si ha davanti.

La chiave del successo sta nel saper scegliere il momento giusto per sfruttare l’energia risparmiata. Negli ultimi metri, bisogna uscire dalla scia per lanciarsi nello sprint finale può fare la differenza. Il drafting non sostituisce l’allenamento, ma può essere un’arma in più durante la competizione, specialmente in condizioni ventose o su lunghi percorsi.

Foto di Fitsum Admasu su Unsplash