Hai mai sentito parlare del cosiddetto bulletproof coffee? Probabilmente sì se segui una dieta keto perché è in questo regime alimentare che ha iniziato a farsi notare. Letteralmente significa caffè antiproiettile e il nome gli deriva dal fatto che è in grado di farti resistere alla fame fino a ora di pranzo, se lo prendi a colazione.
Com’è fatto? Con caffè, ovviamente, ma anche olio di cocco e burro chiarificato aggiunti alla classica bevanda amatissima da tutti gli italiani. Ma è vero che ha proprietà tali da renderlo prezioso in una dieta dimagrante? C’è odor di bufala… e non parliamo di mozzarella.
Le sue origini possono rintracciarsi in Tibet dove abitualmente si consuma tè al burro di yak, super energetico per chi affronta lunghe camminate al freddo e apprezzato infatti anche da chi pratica trekking e scalate in quelle zone.
Ma come ha fatto il bulletproof coffee a diventare il caffè amico della dieta? Perché è stato pubblicizzato a lungo come capace di fornire energia e senso di sazietà per molto tempo. Evitando dunque gli spuntini di metà mattina e la tentazione di mangiucchiare per non arrivare a pranzo affamati.
Si prepara in modo molto semplice, frullando per qualche secondo due tazzine di caffè espresso, un cucchiaio di olio di cocco e un cucchiaio di burro chiarificato. Ma gli esperti smentiscono. Con quella enorme quantità di grassi saturi non è affatto sano. E quanto all’effetto saziante non è per niente dimostrato.