Quando si considerano fonti proteiche alternative a quelle animali la soia è la prima a saltar fuori. Essendo un legume oleoso è anche un’ottima fonte di grassi insaturi ma è soprattutto per le proteine che ce ne serviamo con successo. Conoscendo tutti i suoi derivati possiamo garantirci un’alimentazione varia che non diventi noiosa mangiando sempre la stessa cosa.
La soia come tale è poco utilizzata in cucina visto che richiede una cottura molto lunga. Però esistono molti derivati molto più facili da consumare. E per di più in una tale varietà di forme che diventa anche divertente immaginare ricette sempre diverse.
Ben noto è per esempio il latte di soia, una bevanda vegetale che in alternativa al latte vaccino fornisce una buona quantità proteica. Lo bevi al naturale, lo usi per il porridge oppure lo sostituisci al latte animale in ogni altra preparazione. A patto che ti piaccia il gusto, certo. Ma ormai esiste anche in varianti aromatizzate che possono essere davvero molto gustose.
La farina di soia invece si può utilizzare per aggiungere una quota proteica a preparazioni che richiedono l’uso di farine, da miscelare alla farina classica per creare un impasto più ricco di proteine. Molto più noto e utilizzato è invece il tofu che si presta a moltissime preparazioni. E poi c’è il tempeh, altro derivato che fornisce una quantità di proteine anche superiore al tofu.