Che la frutta secca sia preziosa per la nostra alimentazione è cosa ben nota. Già negli anni Novanta era stato dimostrata una correlazione tra il consumo di frutta secca e un minor rischio di malattie cardiovascolari, per dirne una.
Dopo molti anni, gli studi scientifici hanno confermato il loro effetto benefico sulla nostra salute. E non c’è che da scegliere, tra le tante opzioni disponibili che consentono di variare molto: mandorle, nocciole, noci, pistacchio anacardi, arachidi e molte altre.
La frutta secca contiene tocoferoli, acido folico, fitosteroli. Ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Contiene grassi cosiddetti buoni, o acidi grassi insaturi e omega 3, oltre a una buona dose di proteine vegetali e fibre che produce un ottimo effetto saziante.
Tra i micronutrienti spiccano selenio e magnesio ma anche buone quantità di calcio e potassio, vitamine del gruppo B, vitamine E. Quanto alle proteine, invece? Il contenuto varia a seconda della frutta secca che si sceglie.
In linea di massima, le nocciole ne contengono circa 15 grammi per 100 grammi, gli anacardi 18 e i pistacchi 20. Ma a vincere la battaglia delle proteine è – udite udite – la mandorla, con una quantità di 21,3 grammi per 100 grammi di prodotto.
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