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Carote, sedano e peperoni, memoria di ferro!

Oggi parliamo di memoria. Su LaStampa.it ho trovato un articolo molto interessante dove si afferma che alcuni vegetali conterrebbero un composto utile per i deficit celebrali e la scarsa memoria…

Carote, peperoni e sedano, come anche l’olio d’oliva, la menta, il rosmarino e la camomilla, avrebbero un elemento che ridurrebbe l’infiammazione legata all’età, ma anche disturbi cerebrali e problemi legati alla memoria.
La molecola si chiama Luteolina e pare sia collegata all’inibizione del rilascio di molecole infiammatorie nel cervello. Questo è quanto hanno scoperto i ricercatori dell’Università dell’Illinois.
Per eseguire questo studio, gli scienziati hanno esaminato le cellule della microglia, ovvero cellule immunitarie presenti sia nel cervello che nel midollo spinale. Le infezioni stimolano la microglia a produrre delle molecole di segnalazione chiamate citochine che attuano dei cambiamenti a livello celebrale. Queste ultimi sono colpevoli di indurre l’organismo a comportarsi come se si trovasse in uno stato di malattia. Di conseguenza, insorgono sonnolenza, depressione, deficit di memoria e perdita di appetito. Ed è proprio l’infiammazione cerebrale indotta dalle citochine uno dei principali fattori che causano i disturbi legati all’età, tra cui il calo di memoria: “Abbiamo notato, in precedenza, che durante l’invecchiamento normale, le cellule microgliali diventano sregolate e iniziano a produrre eccessivi livelli di citochine infiammatorie. Pensiamo che questo contribuisca alla maturazione cognitiva ed è un fattore predisponente per lo sviluppo di malattie neurodegenerative”, spiega Rodney Johnson, direttore della Divisione di Scienze dell’Alimentazione dell’Università dell’Illinois.
Durante lo studio, è emerso che le cellule microgliali esposte a tossine batteriche prodotte dalla citochine infiammatorie uccidono i neuroni. Se invece le cellule vengono precedentemente esposte alla leutolina, i neuroni rimarranno in vita: “I neuroni sono sopravvissuti perché la luteolina ha inibito la produzione di mediatori infiammatori neurotossici”, continua Johnson. Tuttavia, se vengono esposti solo i neuroni alla leutolina, questa non ha nessun effetto sulla loro sopravvivenza. “Questa luteolina ha dimostrato che non protegge direttamente i neuroni, ma lo fa influenzando le cellule della microglia”. L’esperimento è stato fatto sui topi e: “Quando abbiamo dato la luteolina ai topi anziani attraverso la dieta, questa ha ridotto l’infiammazione nel cervello e nello stesso tempo restaurato la memoria”, ha concluso Johnson.

Risultati incoraggianti. Lo studio, pubblicato dal Journal of Nutrition, mette così in evidenza l’importanza della luteolina per la salute del cervello. Quindi, anche a livello preventivo, meglio abbondare con le carote, il sedano, i peproni e via dicendo! La salute, si sa, inizia a tavola.

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Un commento to "Carote, sedano e peperoni, memoria di ferro!"

  1. Sara ha detto:

    ottimo!mangio tante carote!:D

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