Durante il workshop al dipartimento di Scienze cliniche sperimentali – Settorato Anatomico dell’università di Brescia è stato rilasciato un decalogo per un filler sicuro e tra le altre cose è stato sottolineato di tenersi alla larga dai filler low-cost e al silicone se non si vuole incorrere in gravi patologie.
Il decalogo per un filler sicuro prevede innanzitutto che venga effettuato da un laureato in medicina, meglio se specializzato in dermatologia o chirurgia plastica o in medicina estetica.
La preparazione complessiva è molto importate: sembra facile iniettare un filler o la tossina, ma non lo è e solo un medico preparato, soprattutto sull’anatomia delle aree da trattare, può evitare brutte sorprese anche molto gravi come, per esempio, la cecità. Importantissima anche la preparazione tecnica: è raro ma le iniziazioni fatte male o esercitando troppa pressione o iniettando una quantità eccessiva di sostanza in una stessa zona, possono creare occlusioni e trombosi di arterie del viso con conseguenze drammatiche. Solo un medico preparato può ridurre al massimo i rischi.
Il luogo dove si effettua il filler è fondamentale: deve essere un ambulatorio medico, idoneo a trattamenti di questo tipo. La qualità dei materiali è molto importante. Spesso si tratta di sostanze costose, prezzi bassi generalmente sono indicativi di prodotti di bassa qualità.
Un buon professionista di solito ha un costo mediamente alto. Se viene applicata una tariffa inferiore ai 50 euro probabilmente vengono usati prodotti pericolosi oppure il medico è un benefattore.
Il medico deve scegliere il metodo migliore per iniettare il filler (aghi o cannule di varie dimensioni) a seconda della pelle del paziente. Dopo il trattamento è bene seguire le raccomandazioni che ogni medico preparato impartisce. Non bisogna mai farsi iniettare filler al silicone.