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Quanta attività fisica fare dopo le abbuffate di Natale?

Quanta attività fisica bisogna fare per smaltire le abbuffate di Natale?Un grafico elaborato dalla Royal Society for Public Health del Regno Unito ha provato a stabilire quanto tempo si dovrebbe correre o camminare per bruciare le calorie ingerite attraverso alcuni tra i più popolari “cibi spazzatura”.

Uno strumento utile, ma con alcuni limiti. Se bastasse infatti affidarsi al conteggio delle calorie consumate per comprendere quanto allenamento sia necessario per smaltirle, probabilmente saremmo tutti in grado di mantenere il nostro peso forma. La questione è più complessa spiega a La Repubblica Alessandro Paoli  – dottore in Dietistica, in Scienze della nutrizione e personal trainer – che spiega come leggere e usare il grafico degli studiosi inglesi, che abbiamo integrato con una serie di alimenti e cibi che per tradizione si portano in tavola durante le festività.

“Il loro grafico è un po’ approssimativo. Non è solo camminando o correndo che smaltiamo le calorie e soprattutto non si tratta esclusivamente di una questione di calorie. È una questione ormonale. L’attività fisica, qualsiasi essa sia, porta dei benefici a livello ormonale, migliorando la sensibilità insulinica”, dichiara l’esperto.

“Io credo che basterebbe non esagerare nei giorni prima e dopo Natale. Quando siamo seduti a tavola consiglio di assaggiare tutto senza fare bis e di farsi una domanda: ‘Ho ancora fame o ho appetito?’. Se si ha appetito è sufficiente alzarsi, bere un bicchiere d’acqua o un caffè, mentre se si ha fame meglio scegliere un’insalata. Assaggiare tutto permette sia al corpo che allo spirito di rilassarsi, senza però sentirsi male. Ricordiamo che non si dovrebbe ingrassare tra Natale e Capodanno, ma tra Capodanno e Natale. Vale molto di più la teoria del “poter fare” che quella del “non poter fare”: meglio essere liberi un giorno (magari facendo una corsetta prima del pranzo) e riprendere la corretta alimentazione nei giorni successivi gustandosi il cibo piuttosto che un pantagruelico banchetto di 20 giorni dove alla fine non si assapora neanche più, chiudendo il bilancio con 5-6 kg in eccesso”, spiega Alessandro Paoli. 

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