Fare sesso una volta a settimana, questa è la frequenza giusta perché la coppia sia felice ed appagata. Lo stabilisce una ricerca della University of Toronto. “Nonostante frequenza e felicità vengano spesso associate, questo collegamento non è significativo quando si oltrepassa la soglia di una volta a settimana. Oltre quella soglia non si registra nessun avanzamento in termini di benessere”, spiega la ricercatrice e autrice dello studio Amy Muise.

Il sesso per rendere felice la coppia va praticato una volta a settimana. Questo quanto emerge dall’attenta analisi dei ricercatori canadesi pubblicata sulla rivista Social Psychological and Personality Science. Lo studio è stato condotto su più di 30 mila volontari americani nell’arco di 40 anni. Per la maggior parte delle persone intervistate, “abbastanza sesso”, corrispondeva a cinque volte al mese, non di più. Gli studiosi, però, si sono concentrati solo su individui con una relazione stabile, mentre non hanno preso in considerazione i single.
”Una volta a settimana sembra essere la frequenza media dei rapporti sessuali in coppie di persone che stanno insieme da tempo – spiega l’autrice dello studio – È possibile che costituisca la media perché una frequenza maggiore, semplicemente, non è associata ad un benessere maggiore. Una volta a settimana potrebbe essere anche la frequenza giusta per mantenere abbastanza intimità tra i partner. È importante che si mantenga questa ‘connessione’ senza caricare l’altro di troppe aspettative, senza fargli pressione o obbligarlo a fare più sesso”.

“Il problema di questo tipo di studi è che non sono causali – spiega al Guardian George Loewenstein, professore alla Carnegie Mellon University, critico nei confronti della ricerca – Per qualche ragione, sembra che le coppie che siano riuscite a trovare l’equilibrio in una sola volta a settimana siano le più felici. Ma fare sesso può significare tantissime cose: c’è il sesso fatto bene, quello fatto male e la qualità potrebbe essere ancora più importante della frequenza nel determinare la felicità di una coppia. In questo caso, invece, i ricercatori non hanno misurato la qualità”