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Le prime linee guida per mantenere intatti i tattoo

Conservare al meglio i tatuaggi? L’American Academy of Dermatology ha stilato le prime linee guida per la manutenzione dei tatoo. Sempre più persone amano farsi incidere in modo indelebile disegni sulla pelle, un terzo della popolazione americana fra i 18 e i 25 anni e il 40% degli adulti fra i 26 e i 40 ha almeno una tatuaggio. In Italia sono circa un milione e mezzo le persone tatuate e i ragazzi tra il 12 e 18 anni rappresentano ben il 7,2% del totale, stando alle recenti stime dell’Istituto Superiore di Sanità. I dermatologi statunitensi hanno così deciso di dare dei consigli per mantenere intatti il più a lungo possibile i tattoo.

Innanzitutto bocciano l’applicazione di creme alla vaselina sui disegni che, invece, vengono generalmente usate se la pelle risulta essere troppo secca. Molto meglio, affermano, quelle a base di acqua perché i derivati del petrolio scoloriscono gli inchiostri. Anche il sole può far sbiadire i decori, quindi è bene sempre applicare un filtro anti UV con un fattore di protezione solare di 30 o più. “Applicare sul disegno la protezione solare 15 minuti prima di andare fuori e riapplicare almeno ogni due ore”, questa l’indicazione degli esperti. Anche le lampade abbronzanti, alla lunga, schiariscono i tatuaggi, oltre favorire la comparsa del cancro della pelle. “In alcune persone, la luce UV può anche reagire con gli inchiostri e provocare una reazione cutanea dolorosa”, sottolineano ancora i dermatologi americani. “Quando si considera un nuovo tatuaggio, meglio farlo sulla pelle libera da nei perché il disegno può rendere più difficile diagnosticare i primi segni di cancro della pelle, aggiungono gli specialisti. “Infine – sottolineano – se la pelle disegnata cambia aspetto, anche a distanza di anni, meglio rivolgersi a un medico, perché può essere un segnale di una reazione allergica”.

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