Kate Winslet quando non recita ama condurre una vita normale: cucina, fa la spesa, accompagna i suoi figli a scuola. E ci tiene alla sua “normalità” l’interprete di “Titanic”. Anche quando si tratta di curve e di taglie i suoi parametri vanno contro i soliti stilemi hollywoodiani che vogliono le donne magrissime, tonde solo sul lato b e sul décolleté. Stanca di doversi battere per tutte le rappresentanti del gentil sesso che non entrano in una 38, non demorde però: “Stufa, piuttosto, del significato che ha il fatto che siamo qui a parlarne: vuol dire che niente è cambiato – dichiara a Vanity Fair – Per il resto no, credo sia importante continuare a ribadire che la normalità non è quella che ci fanno vedere. Ad essere sincera, io neanche le conosco donne che portano la 38. Anzi sì, una: mia figlia. Solo che Mia ha 11 anni”.
Non la toccano più nemmeno i commenti sul suo aspetto fisico: “Non più. È una di quelle cose di cui ho imparato veramente a fregarmene. Una volta no, mi ferivano. A 20 anni dicevo che non mi importava, ma in realtà ci soffrivo, eccome. Pubblicamente facevo la superiore, ma dentro ne morivo. Adesso no. Ci vuole tempo, ma si impara”. Ha imparato sbattendoci la faccia, ma capisce chi è costantemente in lotta con la bilancia: “Ci vuole molto tempo per liberarsi di quella bambina grassa, ma sa cosa? Sono sinceramente grata per il mio sedere. Oddio, non è una battuta fantastica?”.