Mai sentito parlare di earthing? È una tecnica sempre più diffusa per riconnettersi con la terra, che ogni giorno ci nutre e ci sostiene ma con cui spesso ci sembra di aver perduto il legame. Probabilmente l’ultima volta che abbiamo avuto un contatto diretto con la terra è stato questa estate in spiaggia. Ma avete mai camminato a piedi nudi nella foresta? O lungo il letto di un fiume?
Qualcuno lo chiama grounding, altri semplicemente earthing, in tutti i casi è un modo per riallacciare quel legame con le nostre origini e ristabilire un contatto diretto, fisico, immediato, davvero senza mediazioni.
Alcuni studi recenti hanno dimostrato che può avere ricadute benefiche persino sulla salute e non soltanto sull’umore. Pare che il contatto diretto con la terra possa migliorare il flusso sanguigno, con tutte le ricadute a catena che ciò comporta: una migliore assimilazione dei nutrienti, una maggiore reattività e prestazioni migliori nello sport, per fare solo qualche esempio.
I miglioramenti più visibili però si attuano a livello di umore: diminuisce lo stress, ci sentiamo subito più sereni, equilibrati, riposiamo meglio di notte. Il modo più semplice per farlo? Camminare a piedi nudi: su un prato nel parco vicino casa, sulla spiaggia, dentro un bosco, in riva a fiume o a un lago. Ovunque si possa camminare scalzi in relativa sicurezza senza rischiare di farsi male, insomma.