È vero, per praticare yoga ti serve solo il tuo corpo e il tuo cuore, ma servirsi di qualche semplice attrezzo può essere utile specialmente quando si comincia. Oppure si vuole accedere a posizioni che non risultano facili per la propria conformazione fisica. Lo yoga insegna a non forzare mai, ascoltare il proprio corpo e adattare la pratica a sé. E gli attrezzi vengono in aiuto.
Ce ne sono diversi a disposizione, a cominciare dai classici blocchi, ma senz’altro uno dei più utili è la cintura yoga. In assenza di una cintura specifica per questa disciplina si può usare quella di un accappatoio, oppure un asciugamano: funzionano benissimo. Ma se si volesse scegliere una cintura adatta ecco qualche consiglio.
Lo scopo è quello di aiutarti a entrare nelle posizioni più difficili e a raggiungere una maggiore flessibilità. Per questo motivo devono essere lunghe, in modo da adattarsi a diverse pratiche e, via via, favorire posizioni più profonde afferrandole a diverse lunghezze.
Una delle prime domande da porsi è se la vogliamo con o senza fibbia. Quando ne è priva basterà afferrarla a diverse altezze, come già accennato. Ma una fibbia può essere comoda per regolarne la lunghezza e creare occhielli che aiutano la presa, non solo con le mani ma anche con i piedi.
È importante prestare attenzione anche al materiale che deve essere comodo ma anche durevole. Il materiale più diffuso è una tela di cotone robusta ma flessibile. Ci sono anche opzioni di nylon, più durature ed economiche ma meno naturali.
Differiscono anche le taglie. L’ideale è sceglierne una abbastanza lunga che si possa prestare a diversi tipi di uso. Meglio che ritrovarsi con una cintura troppo corta, difficile da utilizzare in più modi diversi. E lo spessore? In media va da 1,5 centimetri a circa 3 per essere abbastanza ampia da afferrarla con le mani ma non troppo da dar fastidio quando si posiziona sotto il ginocchio.