Scoperto il meccanismo che scatena l’ansia. Un gruppo di ricercatori è riuscito a trovare un circuito di neuroni che collega una particolare area del cervello, il setto laterale o LS, con altre strutture cerebrali che influenzano in maniera diretta gli episodi ansiosi. La teoria è nata dal coordinatore dello studio, David Anderson, professore di biologia al California Institute of Technology.
“Il nostro studio – spiega Anderson – ha identificato un nuovo circuito neurale che svolge un ruolo casuale nella promozione di stati d’ansia. Il motivo principale del fatto che mancano farmaci efficaci e specifici per l’ansia è che non sappiamo abbastanza su come il cervello elabora l’ansia. Questo studio apre un nuovo filone di indagine nei circuiti del cervello che controllano l’ansia”. Il ricercatore ha sfruttato una tecnica chiamata Optogenetica. Si tratta si una nuova scienza in grado di combinare tecniche ottiche allo scopo di “curiosare” all’interno dei circuiti neuronali: “La parte più sorprendente di questi risultati è che le uscite di LS, che si credeva principalmente agissero come freno contro l’ansia, in realtà aumentano l’ansia“, sottolinea sempre Anderson. “Siamo ancora probabilmente a un decennio di distanza dal tradurre questa ricerca di base in qualsiasi tipo di terapia per gli esseri umani, ma speriamo che le informazioni ottenute da questo tipo di studio sul cervello metterà la medicina in una migliore posizione per sviluppare nuove terapie razionali per i disturbi psichiatrici (…) Ci sono stati pochissimi nuovi farmaci psichiatrici sviluppati negli ultimi 40 o 50 anni, e questo perché sappiamo così poco dei circuiti del cervello che controllano le emozioni e non funzionano in un disturbo psichiatrico”, conclude lo scienziato.