Aumentano ogni anno le persone in sovrappeso nel Lazio: il 19% delle donne, il 16% degli uomini, il 26% dei bambini che frequentano la terza elementare ha dai tre ai cinque chili di troppo, il 13% è obeso. Sono i dati della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione che, monitorando le famiglie, ha sottolineato come spesso grandi e piccini seguano un’alimentazione squilibrata a partire dalla colazione. A Roma poi i ritmi sono frenetici e spesso si pranza con panini e cibo spazzatura, oltretutto i romani sembrano essere un popolo di sedentari. Il 44% dei cittadini over 30 della Capitale, secondo una recente indagine dell’Osservatorio Sanità UniSalute, ammette di non fare alcun tipo di attività fisica o al massimo di praticarla in maniere del tutto sporadica (il 40% è invece il dato nazionale).
Negli ultimi anni è cresciuto il numero delle donne in sovrappeso, in particolare quelle sotto i 35 anni. Donne che spesso si ricordano di rimettersi in forma solo in questo periodo dell’anno quando si avvicina la prova bikini. Proprio per informare le rappresentanti del così detto sesso debole sui rischi del sovrappeso e spiegare quali cibi portare in tavola l’onlus Atena Donna, presieduta da Carla Vittoria Cacace, ha aperto una serie di convegni aperti al pubblico in tutti i Municipi di Roma, in particolare nelle periferie, per informare le donne sulla possibilità di fare una corretta prevenzione.
Mercoledì 16 aprile, alle 17.30 presso l’Aula consiliare “Massimo Di Somma“, piazza della stazione Vecchia a Ostia (X Municipio), si terrà l’incontro dal titolo provocatorio “Le diete fanno ingrassare, quando e come farle”. In questa occasione la professoressa Silvia Migliaccio, medico chirurgo, nutrizionista e specialista in Endocrinologia e Malattie Metaboliche presso l’Università Foro Italico di Roma, intervistata dalla giornalista del Corriere della Sera Margherita De Bac, spiegherà come va affrontata una dieta. Ovvero, dome imparare a mangiare bene senza soffrire. “Perché la dieta è un’abitudine. Di più: un fatto di cultura, uno stile di vita che non può essere limitato nel tempo e perciò richiede la giusta quantità di nutrienti abbinata ad una regolare attività fisica – afferma la prof.ssa Migliaccio – In molti vivono l’avvicinarsi dell’estate come un redde rationem con il proprio corpo e per questo motivo si affidano a falsi profeti, coloro che promettono di perdere 3-5 chili a settimana. Ma attenti, una dieta è un atto medico. Richiede una ricerca accurata sulle condizioni fisiche e psicologhe del paziente. Nessuno deve adattarsi ad una dieta: è la dieta che deve adattarsi alle persone alle quali non va sottratto il gusto di mangiare”