Per curare la cellulite bisogna partire dai piedi. Uno studio pubblicato sul Journal of Vascular Surgery ha confrontato tre tipi di calzature (rispettivamente con tacchi di 3,5 centimetri, tacchi a spillo di sette centimetri e zeppe di sette centimetri) e ne ha valutato gli effetti sull’appoggio plantare e sulla pompa muscolare del polpaccio in alcune giovani donne durante la simulazione del cammino.
La dottoressa Elisa Casabianca, chirurgo vascolare inHumanitas, ha spiegato a Vanity Fair quali sono state le conclusioni dello studio: “Con le scarpe da sette centimetri, la funzione della pompa muscolare si riduce. I ricercatori hanno constatato una flessione nel ritorno venoso, inoltre la pressione venosa era più alta del normale. I suoi valori si mantenevano invece a livelli fisiologici con il tacco di 3,5 centimetri: con queste calzature l’appoggio plantare è adeguato e i muscoli possono lavorare correttamente. In particolare la zeppa ha dimostrato di essere nemica della corretta circolazione: con questo tipo di calzatura, nonostante il senso di maggiore stabilità rispetto al tacco a spillo, è ridotto l’effetto della spremitura plantare proprio a causa della rigidità della suola. Possiamo dunque concludere che l’uso continuo di tacchi alti è un fattore di rischio nello sviluppare insufficienza venosa, che è la causa principale della formazione di vene varicose”.
La salute dei piedi e la scarpe che si indossano sono quindi strettamente collegate al trattamento della cellulite. Attenzione, però, non solo i tacchi fanno male, anche le scarpe troppo basse come ad esempio le ballerine possono compromettere la circolazione.