L’esperta innanzitutto afferma che per ritrovare il peso forma la parola chiava è “cambiare stile di vita”. “Una dieta estrema – aggiunge – ha sempre dei rischi, come una monodirezionale”. Vale per la vegetariana, la crudista, la vegana.
La dieta infallibile non esiste e non esiste nemmeno quella che non richieda sacrifici per perdere peso. E le diete che si trovano sul web? “Del dottor Google non ci si deve fidare – sottolinea Silvana Hrelia – I primi dieci siti della ricerca dieta sono fake news, false informazioni, raccontano di diete che fanno perdere 9 chili in 17 giorni, senza effetti collaterali, senza esercizio fisico, in modo sano e naturale”.
“Dobbiamo essere orgogliosamente onnivori. La dieta estrema ha sempre dei rischi. La dieta che propone il perdere molti chili in poco tempo non è salutare, come non lo è quella che si può fare solo per un tempo ristretto. Poi nessuna dieta deve proporre l’acquisto di qualcosa”, aggiunge l’esperta.
“Fino a 10 anni fa – spiega Silvana Hrelia – andavano di moda le diete con, ora quelle a esclusione. Escludere qualcosa come il glutine funziona solo per chi è veramente allergico per gli altri non ha senso, toglie nutrienti. Che la faccia Gwyneth Paltrow, Miley Cyrus (“per il suo equilibrio mentale”) o Navak Djokovic (testimonial di prodotti per sportivi che si vendono solo in negozi di abbigliamento sportivo), la dieta gluten free è sconsigliata perché introduce meno carboidrati del necessario e il glutine porta la parte proteica dei cereali”.
Le dieta insomma è una bufala quando è troppo estrema o richiede l’eliminazione di tanti alimenti: “Non esistono cibi da condannare e nemmeno cibi miracolosi. È sempre questione di dosi – spiega l’esperta – Nessuna patologia è causata solo dal consumo di carni rosse e lavorate.Che troppa carne rossa fa male lo sapevamo da sempre, l’inserimento nella lista dello Iarc, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, indica la potenzialità di effetto. Le liste compilate dallo IARC raggruppano le sostanze sulla base del livello di cancerogenità dimostrato in studi scientifici.Tali studi vengono eseguiti ad altissimi dosaggi o con durate d’esposizione molto lunghe, difficilmente replicabili nella vita reale. Prima di preoccuparsi, è importante sapere non solo in che lista si trova una certa sostanza ma quali sono i dosaggi e le durate d’esposizione oltre le quali il rischio diventa reale e non solo teorico”.
La professoressa non demonizza nemmeno l’olio di palma ma vanno ridotti i grassi saturi contenuti, ad esempio, nelle merendine. L’importante è avere un’alimentazione varia e anche stavolta vince la dieta mediterranea.
]]>Prima in classifica, la Golo Diet, creata dal dottor Keith Ablow, psichiatra e autorevole firma del New York Times. Questa dieta promette di risolvere l’insulino-resistenza e di far perdere peso. Questo regime alimentare procede l’assunzione di integratori che riducono l’appetito, trasformano il grasso immagazzinato in energia e aumentano il metabolismo.
Al secondo posto della classifica delle 10 diete più cercate su Google, c’è la Taco Diet. Diventata famosa grazie al libro di cucina vegana The Taco Cleanse di Wes Allison, Stephanie Bogdanich, Molly Frisinger e Jessica Morris (studiosi vegani di Austin, in Texas), è una dieta seguita anche dalla star hollywoodiana Jennifer Aniston. La Taco Diet prevede un regime alimentare basato sulle tipiche tortillas messicane ripiene di di delizie 100% vegetariane.
Al terzo posto c’è la Military Diet: si tratta di una dieta iperproteica che dura tre giorni. Questo regime alimentare fa bruciare grassi in quanto si mangia meno di ciò che si brucia e non prevede spuntini. Si basa su cibi ricchi di proteine come le uova, il tonno, la carne e i latticini, la verdura e alimenti che aiutano a bruciare i grassi come la caffeina e il pompelmo.
Al quarto posto, invece, c’à la Atkins 40 che prevede il consumo libero di grassi, carne, pesce, uova, latticini a piacere. La versione 40 consente di mangiare fino a 40 grammi di carboidrati netti al giorno.
Nella lista delle 10 diete più cercate su Google c’è anche la Chetogenica che conquista la quinta posizione: è ricca di proteine e grassi, povera di carboidrati, permette di abbassare il colesterolo cattivo e può aiutare chi soffre di diabete di tipo 2. Questo regime alimentare prevede verdure, uova, carne, pesce, formaggi e frutta secca. Sono assolutamente vietati la pasta, il pane, il riso e le bevande zuccherate.
Sesta, la dieta dissociata il cui imperativo è quello di non associare mai cibi ricchi di proteine con altri a base di carboidrati, soprattutto se ricchi di zuccheri.
Settima la Wild Diet di Abel James che consente di consumare carne bianca e rossa, formaggio, burro e cioccolato, a patto che di si segua ogni giorno un programma fitness appositamente studiato per bruciare i grassi che dura 7 minuti.
Ottava la Pizza Diet che consente di mangiare una pizza napoletana a pranzo ogni giorno.
Nona, la Dukan di Pierre Dukan, la più famosa degli ultimi anni.
Al decimo posto, invece, c’è la Mono Diet che consiste nell’assunzione di un solo alimento di frutta o verdura, per uno o più giorni, per un massimo di tre. Questa dieta permetterebbe di disintossicare l’organismo in quanto facilita l’attività dello stomaco e dell’intestino e concede loro una tregua simile al digiuno.
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L’esperto ha spiegato che in questo modo si bruciano in media 500 calorie in più al giorno e, combinando un’alimentazione salutare ed equilibrata, il gioco è fatto. Lo specialista parte dal presupposto che un impiegato che lavora soprattutto seduto consuma 300 calorie al giorno, chi lavora in cassa stando in piedi ne brucia 1.400 e un coltivatore in campagna ne consuma 2.300. Fra gli espedienti ce ne sono alcuni già noti, come andare e tornare dall’ufficio in bicicletta o non usare l’ascensore, altri invece sono meno scontati: come sfruttare i momenti più tranquilli in ufficio per incrementare la termogenesi, come sistemare la posta, riordinare i file del pc stando in piedi alla scrivania. Usare delle cuffie con il filo lungo per parlare al telefono camminando, camminare 15 minuti prima di pranzo e anche dopo. Fare riunioni comminando e spostarsi nella stanza del collega per parlarci direttamente invece di mandargli una e-mail. Piazzare stampanti e fax lontani dalla propria postazione di lavoro, meglio se in piani differenti. L’esperto fa anche l’elenco delle aziende che pensano al benessere dei loro dipendenti progettando uffici con spazi idonei per muoversi un po’ nell’arco della giornata, come le sedi californiane di Google, Yahoo e Apple.
]]>Lo yoga abbassa i livelli di stress e aumenta sia la concentrazione che la capacità creativa. Molte aziende hanno deciso di introdurre corsi di yoga per i propri dipendenti. La ricettività e la produttività, infatti, grazie a questa disciplina, arrivano a raggiungere i massimi livelli. Inoltre un clima più disteso favorisce i rapporti tra colleghi, creando un ambiente più tranquillo dove la collaborazione è maggiore .
Non a caso colossi come Twitter, Apple e Google offrono da tempo corsi di yoga al loro personale. Steve Jobs, che è stato un guru in questo senso, praticante buddista, era un fautore della meditazione. Esempio eclatante di quanto meditare aiuti negli affari.
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