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Legumi e gas: ecco come evitarlo!

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Vacanze snellenti con il nutrizionista al seguito…

Quando si avvicinano le vacanze, molte persone si mettono a dieta per la fatidica prova costume. Una nuova tendenza sta però prendendo piede: il viaggio snellente. Ebbene sì, sempre più italiani scelgono le loro mete turistiche con l’obiettivo di perdere peso…

“Sempre più numerosi – spiega all’Adnkronos Salute Gabriele Rapone, nutrizionista e ‘coach’ dei villeggianti che puntano a far scendere l’ago della bilancia – sono soprattutto giovani e adulti che hanno tra i 20 e i 50 anni”. Mentre le persone più anziane non si lasciano tentare  dalla vacanza-perdi peso. Ma c’è  chi, assicura Rapone, “è riuscito a dimagrire 5-6 chili in 10 giorni”. Come? Il merito, secondo l’esperto, è “delle lunghe camminate e dei consigli che, negli spostamenti da un luogo all’altro, snocciolo sul bus, tentando di insegnare le regole auree del mangiar sano”. Ma anche grazie a diete personalizzate, per chi decide di restare a regime anche una volta tornato a casa. Nel frattempo, è lo stesso nutrizionista a decidere cosa mettere nel piatto durante il viaggio, fissando una vera e proprio tabella di marcia. Rapone, ad esempio, si appoggia a diversi tour operator che offrono pacchetti ad hoc: viaggio, soggiorno ed esperto di alimentazione al seguito. “Per ora – spiega – ho lavorato soprattutto su mete nel Nord Italia, quest’estate invece andrò in Grecia. In futuro, però, “dovremmo puntare su destinazioni di lunga distanza”. “In particolare – elenca il nutrizionista – l’Asia, dove il lavoro sarebbe agevolato da una cucina che, di fatto, predilige pietanze leggere”. Si punta poi all’India “e anche qui – riflette Rapone – potremmo giocare molto sull’uso di legumi e spezie, alleati della salute e della linea”. Infine l’America, patria dello junk food ovvero del cibo spazzatura, “dove avremmo tanti esempi a disposizione – fa notare – degli errori che vanno assolutamente scongiurati a tavola”. Niente punizioni, infine, per chi cade in tentazione. “L’importante – conclude Rapone – è rimediare, e anche questo si può apprendere in vacanza”.

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