Disturbi da ansia e stress sono in costante aumento, come anche i problemi cardiaci tra cui la fibrillazione atriale, contraddistinta da un battito cardiaco irregolare. Un rimedio, secondo i ricercatori dell’University of Kansas Hospital, può essere rappresentato dallo yoga.
Che questa antica pratica orientale faccia bene soprattutto in caso di ansia e stress è cosa nota. Ma è la prima volta che una ricerca associa lo yoga a un disturbo come la fibrillazione atriale: “Questi risultati sono importanti perché molte delle attuali strategie di trattamento convenzionale per la fibrillazione atriale includono procedure invasive o farmaci con effetti collaterali indesiderati”, ha spiegato Dhanunjaya Lakkireddy sul Sydney Morning Herald.
Lo studio ha coinvolto 49 pazienti che non avevano mai praticato yoga: per sei mesi è stato misurato il battito cardiaco dei volontari. Nei primi tre mesi, questi ultimi hanno potuto svolgere un’attività fisica a loro piacimento, mentre nei restanti tre mesi hanno aderito ad un programma yoga che, con la supervisione di esperti, prevedeva esercizi, rilassamento, respirazione e meditazione quotidiana per 45 minuti. All’inizio, durante la prova, i cardiofrequenzimetri hanno registrato sempre un battito cardiaco irregolare, ma, con il passare del tempo, gli episodi si sono dimezzati. Lo stato generale di salute, inoltre, ha subito dei cambiamenti significativi per non parlare della riduzione di ansia e stress. I ricercatori sono arrivati alla conclusione che lo yoga, privo di effetti collaterali rispetto ai medicinali, potrebbe rappresentare un ottimo trattamento per la fibrillazione atriale. Lo studio è stato presentato al Meeting annuale dell’American College of Cardiology a New Orleans in programma dal 2 al 5 aprile.