Umberto Veronesi si è dichiarato favorevole all‘utero in affitto: “Sono a favore della maternità surrogata perché è una forma di donazione – ha detto – una donna dona a una persona che può essere una sorella, una cugina o un’amica o una perfetta sconosciuta una maternità che quella non può avere”.
Questo quanto affermato da Umberto Veronesi all’AdnKronos sull’utero in affitto.
L’oncologo ha rilasciato queste dichiarazione il 19 febbraio a margine della presentazione del primo numero della rivista The Future of Science and Ethics , edita dalla fondazione Veronesi, che si è tenuta a Milano.
“La scienza prepara il terreno, rende le cose possibili – ha aggiunto Umberto Veronesi – la maternità surrogata oggi è possibile. Sta poi all’interpretazione morale di una società accettarla, regolamentarla o rifiutarla”. “L’uomo può donare un proprio organo, un rene, una parte del fegato, il sangue, i gameti, le cellule midollari – ha poi sottolineato – Quindi penso che la maternità surrogata sia una cosa nobile, anche perché mettere al mondo una persona nuova è sempre un evento positivo. Se pensiamo che nascere è meglio che non nascere – non siamo sicuri che sia così, ma è plausibile – allora questa donna fa nascere un bambino che non sarebbe mai nato”.
La posizione di Umberto Veronesi rispetto all‘utero in affitto arriva in un momento particolare. Sebbene il decreto di legge Cirinnà non tocchi questo tema, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha recentemente preso posizione al riguardo e ha firmato la Carta di Parigi, un documento proposto dalle femministe francesi per dire no a questa tecnica che prevede che una donna metta a disposizione il proprio utero e porti avanti una gravidanza per conto di altri.