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Troppe proteine, come fumare 20 sigarette al dì

Il fumo fa male alla salute, ma anche una scorretta alimentazione può essere rischiosa: uno nuovo studio suggerisce come una dieta che comprenda molte proteine aumenti di quattro volte il rischio di morte per cancro e altre malattie, un tasso equivalente a fumare 20 sigarette al giorno. Questo è quanto emerge da una ricerca dell’Università della California del Sud e pubblicato sulla rivista scientifica Cell.

Lo studio, condotto dal professor Valter Longo e i suoi colleghi della scuola di Gerontologia presso l’USC Davis, ha coinvolto 6.318 adulti di età superiore ai 50 anni e ha scoperto che coloro che seguivano una dieta ricca di proteine (specie se animali) avevano un rischio del 74% maggiore di morte prematura, rispetto a coloro che seguono una dieta povera di proteine animali. Il rischio di morte era associato a malattie cardiovascolari, cancro e diabete. Per dieta iperproteica gli scienziati definiscono un rapporto di almeno il 20% derivante da proteine. Gli esperti consigliano che, ad esempio, le persone di mezza età dovrebbero consumare 0,8 g di proteine per chilo di peso al giorno, cercando di non eccedere (se proprio lo devono fare, perché alla fine l’ideale sarebbe quello di sostituire le proteine animali con quelle vegetali).

Le proteine nelle dieta, insomma, possono essere dannose, se in eccesso, specialmente se di origine animale come quelle della carni rosse, del latte e i derivati come il formaggio. Per quanto riguarda le proteine del pesce, gli scienziati hanno sostenuto che non vi siano evidenze che possano essere dannose allo stesso modo: Elevati livelli di proteine possono essere così dannosi per le persone al pari del fumo – ha spiegato il professor Longo – la gente dovrebbe capire la differenza ed essere in grado di prendere decisioni corrette riguardo a ciò che mangia. Alcune proteine sono meglio di altre per voi, per esempio proteine di origine vegetale come i legumi. I vegani sembrano ottenere risultati migliori negli studi rispetto a quelli che mangiano proteine animali. “La carne rossa – ha aggiungo Longo – risulta essere sempre come la peggiore e questo è probabilmente dovuto alle sue altre componenti. Ma la buona notizia è che non ci sono prove che il pesce faccia male. Così il pesce più le verdure sono davvero il miglior gruppo di proteine (sempre non si abbiano problemi etici a mangiare comunque carne animale ndr)”.

Questi risultati, secondo gli esperti, possono gettare dei dubbi sui benefici a lungo termine di alcune diete iperproteiche molto in voga  come la Atkins, la Dukan e la Paleo Diet. Se infatti i livelli delle proteine controllano l’ormone della crescita IGF-I, coinvolto nello sviluppo fisico, alti livelli sono per contro stati collegati al cancro. La scienza sa che dopo i 65 anni d’età i livelli di IGF-I calano drasticamente: un processo che si evidenzia con una maggiore fragilità e perdita di massa muscolare. Questo fenomeno, tutto naturale, ha diverse implicazioni a seconda dell’età; per cui se lo studio mostra che l’assunzione di molte proteine durante la mezza età è molto dannosa, questa risulta protettiva per gli over 65, che possono beneficiare di una dieta con un medio o alto rapporto di proteine. Il professor Longo, a margine dello studio, fa però sapere che lui segue una dieta “a base di pesce e vegetali, che è ad alto contenuto di carboidrati complessi. Questa è una dieta che è stata trovata nelle popolazioni più longeve del mondo”.

 

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