Se ne parla da qualche anno, quando FeetUp per primo lanciò la sua sedia a inversione che permette di eseguire sirsasana, ma anche altre posizioni yoga invertite, molto più comodamente che contando solo sulle proprie braccia e su una forza costruita gradualmente.
Questo genere di sgabello consente di praticare le posture invertite in modo più comodo e sicuro, oltre che correttamente anche senza l’aiuto di un insegnante. Resta il dubbio se abbia senso praticarle con l’aiutino, senza aver effettivamente costruito forza ed equilibrio per eseguirle da soli senza un attrezzo specifico.
Ma vediamo nello specifico di cosa si tratta. Generalmente la struttura è in legno, ma può essere anche di metallo, con una imbottitura superiore e una scanalatura che consente di appoggiare le spalle e inserire il collo per garantire il migliore sostegno alla testa.
La sedia a inversione va scelta con cura per evitare prodotti scadenti che possono inficiare la riuscita della posizione dunque la sicurezza del corpo o addirittura farci rischiare di cadere. Normalmente supportano tra 150 e 200 kg e questo è un dettaglio da controllare bene prima di acquistarne una.
Quale comprare? FeetUp, con design tedesco e manifattura artigianale, è stato il primo a proporre questo attrezzo. Viene fornito con un piccolo manuale che illustra come eseguire più di 100 esercizi in modo da massimizzare la spesa utilizzandolo in molti modi. Costa 139 euro.
Più economica la proposta di Longzhou che sceglie la struttura in acciaio e costa poco meno di 64 euro. Con una cifra che è una via di mezzo tra le due precedenti si può acquistare una sedia con materiali ecologici e imbottitura in spugna ad alta densità che garantisce un buon supporto alle spalle. Costa poco più di 100 euro.