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Primavera, ecco come combattere la stanchezza

Primavera, ecco come combattere la stanchezza tipica di questa stagione. Ce lo dice, come riporta l’AdnKronos, Serena Missori, endocrinologa e nutrizionista, autrice del libro ‘La dieta della tiroide’:

Prima cosa a colazione bevete un frullato verde per aiutare la tiroide: 100-150 grammi di ananas con il torsolo, 10 pistacchi non salati, 1 cucchiaio di semi di lino, 2 manciate di rucola, 2 noci del Brasile e 200 ml di latte di cocco. Sono gli ingredienti per un frullato da bere a colazione per un boost alla tiroide, soprattutto in caso di ipotiroidismo e tiroidite autoimmunitaria.

Non fatevi mancare frutta e verdura. Molto importante anche la frutta secca. Sono tutti alimenti che aiutano a integrare le vitamine.
Introducete nella dieta il cioccolato fondente che aiuta ad alzare lo stato dell’umore.
Utilizzate le spezie per condire i vostri i piatti in quanto aiutano a bilanciare l’energia. Ottime sono la curcuma, la cannella, lo zenzero che hanno anche proprietà antiossidanti.

Per contrastare la stanchezza di primavera è importante anche depurarsi con sedano, prezzemolo, menta e finocchio.
Aiutatevi anche con gli integratori come il magnesio, lo zinco, il selenio, l’acido folico, la vitamina C e le vitamine B1, B6, B3.
Per combattere la stanchezza di primavera bisogna anche rilassarsi e riposare adeguatamente. Potete aiutarvi in modo naturale con il biancospino, la passiflora, la rodiola rosea.

L’importanza della respirazione: “Quando si è sottotono – sottolinea Serena Missori – si tende a respirare molto lentamente e profondamente. Per risollevarsi, fare delle respirazioni energizzanti attraverso le narici, muovendo il torace, contando 3 secondi per l’inspirazione e 3-4 secondi per l’espirazione. Ripetere 10 volte più volte al giorno: in questo modo si attiva il sistema nervoso simpatico che è rivitalizzante. Al contrario, in caso di ansia, irrequietezza e nervosismo, si tende a respirare molto velocemente, spesso attraverso la bocca ed espandendo poco il torace. Così facendo, si autoalimenta lo stato di agitazione. Occorre eseguire la respirazione addominale della calma muovendo l’addome: inspirare il 6-8 secondi spingendo verso l’esterno l’addome ed espirare in 8-10 secondi riportando all’interno l’addome. In questo modo si attiva il sistema nervoso parasimpatico che è rilassante”.

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