Io adoro i pop corn e ora uno studio americano rivela che se cotti nel modo giusto sono uno snack perfetto.
Joe Vinson, ricercatore dell’Università di Scranton, in Pennsylvania, ha presentato uno studio sul pop corn. I semi di mais sono simili alla frutta secca, consigliata come fonte di antiossidanti. La scarsità di acqua fa sì che i principi attivi contenuti siano molto concentrati.
Nei pop corn l’acqua rappresenta solo il 4%, contro il 90% della frutta, e per questo motivo i polifenoli e le fibre sono presenti in grandi quantità, soprattutto nella cuticola. La concentrazione di queste sostanze nel pop corn è simile a quella presente nelle noci per cui una porzione media può fornire fino a 300 milligrammi di polifenoli, contro i 114 della stessa quantità di mais dolce e i 160 di una porzione di frutta secca.
“Questo significa che il pop corn può rimpiazzare la frutta, considerata una fonte di vitamine e di minerali insostituibili”. “Il pop corn – aggiunge il ricercatore – è l’unico snack costituito da un cereale al 100%, gli altri prodotti etichettati come integrali devono contenere almeno il 51% in peso di farine integrali, ma non raggiungono quasi mai il 100%. Il risultato è che una porzione può fornire il 70% del fabbisogno giornaliero di cereali integrali”.
I pop corn sono lo snack perfetto ma tutto dipende dalla cottura: il modo migliore è far scoppiare il mais con aria calda, senza aggiunta di olio o altri condimenti. I pop corn cotti nel microonde invece sono i peggiori. Bisogna chiuderli in sacchetti di plastica e aggiungere parecchio olio e alla fine il 43% del peso è costituito da grasso. I pop corn preparati in padella invece accumulano fino al 30% delle sostanze grasse.
Da evitare la cottura in olio o burro e condimenti con sostanze dolci o salate: “In questo caso – spiega Vinson – il pop corn diventa un incubo dal punto di vista tradizionale”.