La pasta può essere mangiata tutti i giorni anche da chi sta a dieta e da chi soffre di diabete. “Contrariamente a quanto si pensa, può essere tranquillamente mangiata anche la sera – ha affermato all’Adnkronos Salute Pierluigi Pecoraro, consigliere nazionale dell’Ordine Nazionale dei Biologi con delega alla nutrizione – I carboidrati sono infatti molto più digeribili e hanno un indice glicemico basso, per cui non si ha una risposta insulinica come accade con il pane bianco. Infine penne e spaghetti hanno un alto potere saziante, ottimo per chi è a dieta e non deve esagerare con le portate“. Affermazioni che arrivano alla vigilia del World Pasta Day 2014 che si celebra venerdì 24 ottobre a Buenos Aires. “Un maschio adulto può consumare circa 80 grammi al giorno di pasta – ha proseguito il nutrizionista – Essendo molto digeribile, evita la fase di appesantimento che può creare qualche problema in chi deve poi rimettersi a lavoro dopo pranzo. Il condimento ideale è con i legumi perché in questo modo abbiamo, in un unico piatto, le qualità dei carboidrati e delle proteine“.
Secondo Pecoraro non c’è un limite al consumo della pasta, l’importante è che il condimento non sia troppo elaborato: “Oggi, oltre al grano duro – ha spiegato – possiamo trovare altre farine per la pasta, ad esempio con quella di farro o integrali, un’alternativa per chi vuole provare gusti nuovi o alternare“. “Dobbiamo sempre considerare che i carboidrati – ha poi concluso – rappresentano il 60% della quota energetica giornaliera, quindi privarsi della pasta non è la scelta migliore per chi ha una vita piena o fa sport”.