E’ uscita negli Stati Uniti (in Italia sarà disponibile a marzo 2014) la biografia del campione di tennis Novak Djokovic, edita da Sperling & Kupfer, dove rivela, fra le altre cose, la sua dieta, segreto di una forma fisica perfetta.
Novak racconta di bere molta acqua tiepida per migliorare la digestione, oppure frullati di piselli, una vera bomba proteica. Un altro alimento principe della sua alimentazione è l’avocado, mentre evita i latticini e l’alcol, come il caffè e lo zucchero: “Assicurati di dormire sette, otto ore a notte – raccomanda il tennista – e medita, fa tantissimo yoga e tai chi, prendi integratori di melatonina, attaccati a una macchina di biofeedback che misura il livello di stress, e quando hai qualche momento libero, tieni un diario”.
Novak non si fa ma mancare mai il miele di manuka della Nuova Zelanda: “La prima cosa che faccio quando mi alzo è bere un bicchiere di acqua a temperatura ambiente – svela – la seconda potrebbe davvero sorprendervi: mangio due cucchiaini di miele. Ogni giorno”. A volte lo fa anche durante le partite. Il dottor Peter Molan, docente di scienze biologiche dell’Univeristà di Waikato, in Nuova Zelanda, spiega che il miele è noto per avere eccezionali proprietà antibatteriche, per questo lo si usa anche sulle ferite infette. Ma ribadisce che “un intero contenitore sarebbe diluito troppo dall’organismo per essere efficace”.
Djokovic si concede anche qualche peccato di gola, come la cioccolata: “Ne ho mangiata un po’ dopo aver batutto Rafa (Nadal ndr) nella finale degli Australia Open 2012”. La dieta di Novak, inoltre, è gluten-free, in quanto gli è stata riscontrata una forte intolleranza a grano e latticini. Dopo aver escluso questi due alimenti, ha iniziato a sentirsi molto meglio: “Mi sono sentito – dice – come se mi svegliassi dopo una sbornia. Da quando ho cominciato la nuova dieta, ho perso 11 libbre e le mie allergie sono diminuite, la mia asma è scomparsa, le mie paure e i miei dubbi sono stati sostituiti dalla fiducia”. Il medico della svolta, è stato Igor Cetojevic.
Il campione serbo parla anche della sua infanzia, caratterizzata dalla guerra, dell’interesse per la medicina e la filosofia orientale.
Ecco, prenderò spunto!!!