Per le mense scolastiche milanesi si prospetta un futuro vegan: Milano Ristorazione ha affidato allo chef Pietro Leeman il copiato di preparare una serie di piatti senza latte, uova, pesce e carne. La prova verrà fatta il primo ottobre e se i bambini gradiranno, il menu verrà replicato in altre date da stabilire.

La Milano Ristorazione rifornisce 199 scuole materne, 144 elementari e 70 medie, oltre a 185 nidi che però saranno esclusi, per ovvi motivi, dall’esperimento vegan. L’iniziativa rientra nel programma di educazione alienare rivolto ai più piccini che, dopo le giornate deificate ai menu etnici, come quello sudamericano e cinese dello scorso anno, avranno altre giornate a tema. Il primo ottobre, in concomitanza con la giornata mondiale della cucina vegetariana, i bimbi delle scuole milanesi troveranno a tavola un primo piatto a base di grano saraceno condito con cren di zucca e zucchine, seguito da un contorno di insalata di tofu (formaggio a base vegetale) con salsa di soia e, per dessert, un muffii alla carota. “Se il menù verrà gradito, faremo altre date con quel tipo di piatti, in modo da far conoscere diverse pietanze gustose anche senza la presenza di proteine di origine animale”, spiega, come riporta La Repubblica, Gabriella Iacono, presidente di Milano Ristorazione.

Il pranzo vegano sarà solo la prima tappa di un percorso dedicato a diversi tipi di cucina da quella più tradizionale a quelle più particolari: il 27 novembre i bimbi proveranno la cucina mediorentale, conosciuta in particolari nodo dai bambini ebrei e musulmani, i quali non mangiano carne di maiale e sono abituati alla crema di ceci con tapine e ai falafel. poi sarà la vota di un pranzo simile a quello che consumano i celiaci, ovvero gli intolleranti al glutine, contenuto nel grano e nei cereali.

” Vogliamo diffondere una cultura dell’integrazione anche sotto il profilo alimentare, spiegando ai nostri scolari che anche a tavola si possono fare nuove esperienze e conoscersi in modo amichevole“, spiega la presidente di Milano Ristorazione, che si mostra molto tranquilla anche di fronte all’ipotesi di polemiche per la proposta di un menù vegano, che forse qualche famiglia potrà giudicare azzardata. “Qualcuno che protesterà ci sarà di sicuro – sorride la Iacono – Nessuno pretende di imporre la cultura vegetariana e tantomeno vegana ai bambini, ma almeno fargliela assaggiare una o più volte. Il nostro obiettivo è anche quello di suscitare un po’ di confronto e di riflessione sul tema della tolleranza a partire anche dalle mense. Vogliamo che si diffonda la conoscenza delle culture alimentari delle minoranza e che nessuno sia discriminato per questo”. A Milano ci sono 4200 bambini di religione diversa da quella cristiana che a scuola hanno chiesto una dieta speciale. E altri 2800 diabetici, allergici o celiaci che consumano pasti adeguati alla loro salute.