Disfunzione erettile diffusa tra i giovani. Il 15% dei 3 milioni di uomini italiani che ne soffrono ha meno di 40 anni. Questo quanto emerge dai dati presentati durante il congresso nazionale della Società Italiana di Urologia (Siu) in programma a Venezia dal 21 al 24 ottobre.
“Si tratta di un problema sempre più rilevante e che ci vede in prima linea tutti i giorni – spiega Ferdinando Fusco, urologo dell’Università di Napoli – Anzi, nei nostri ambulatori si presentano persone sempre più giovani, con gravi problemi che, per fortuna, oggi possiamo risolvere”. “‘L’amore con la pillolina’ – aggiunge Fusco – raramente è vissuto come normale e naturale, al contrario, la maggior parte delle coppie lo vive come una limitazione”. Ridotta spontaneità, scarsa rapidità di azione e difficoltà d’uso “rischiano di minare gli straordinari risultati positivi ottenuti finora”, afferma l’esperto. I progressi della ricerca permettono di “proporre avanzamenti sempre nuovi nelle terapie che coniugano efficacia e libertà d’azione – afferma ancora Fusco – aspetto davvero importante in questa patologia”. L’uomo maturo è alle prese con una profonda crisi di identità, è sempre più alla ricerca di un ruolo sociale, soprattutto in tempi di crisi, e ha difficoltà nel rapporto con l’altro sesso. Ecco così che dalla collaborazione tra Siu e Bayern nasce Uropen, un progetto web con la finalità di avere specialisti sempre informati e aggiornati: si tratta di una piattaforma virtuale interamente dedicata agli urologi che ha come obiettivo la condivisione on line di contenuti, servizi esclusivi, conoscenze ed esperienze professionali tra specialisti. Il sito avrà un’area di accesso riservato agli specialisti iscritti alla Siu e sarà attivo sul web da metà novembre. “Uropen è un ottimo ed innovativo progetto – dichiara sempre Fusco – L’urologia italiana può vantare tanti ottimi professionisti ma non è possibile ovviamente riunirci frequentemente per discutere e confrontarci. E’ indispensabile utilizzare la tecnologia per migliorare la nostra preparazione”.
Non fanno più i giovani diuna volta 🙂
poveri maschetti, sono ridotti davvero male!