La dieta vegetariana allunga la vita. Questo è quanto afferma uno studio riportato su JAMA Internal Medicine. Il dottor Michael J. Orlich e i suoi colleghi della Loma Linda University in California hanno analizzato i casi di morte per tutte le cause e per causa specifica di oltre 73mila uomini e donne.
Gli esperti hanno raccolto le risposte a un questionario sulle abitudini alimentari e la dieta seguita dai partecipanti che sono stati divisi in cinque gruppi: i non-vegetariani, i semi-vegetariani, i pesco-vegetariani (che non mangiano carne ma mangiano pesce compresi i frutti di mare), i lacto-ovo-vegetariani (che mangiano anche uova e latticini) e, infine, i vegani (coloro che non mangiano nessun tipo di prodotto di origine animale).
I risultati finali hanno mostrato che durante il periodo medio di follow-up, di quasi sei anni, ci sono stati 2.570 decessi. Il tasso di differenza tra le morti avvenute tra gli onnivori e i quattro gruppi di vegetariani variava da uno 0,88 per cento a un 12 per cento, con una maggiore riduzione di questo tasso di mortalità tra i vegetariani. Sebbene la casualità non sia del tutto chiara, è risultato evidente che vi era una maggiore riduzione del rischio di morte tra le persone che seguivano una dieta vegetariana. In più, l’associazione sembrava favorire gli uomini rispetto alle donne, con una significativa riduzione della mortalità per malattie cardiovascolari, ischemie e altre problematiche cardiache.
I ricercatori sono così arrivati alla conclusione che c’è un’associazione tra dieta vegetariana e la riduzione del rischio di morte per le diverse malattie croniche, rispetto a un regime alimentare onnivoro.
vedi, basta carne!!!!!