Halloween fa male all’ambiente. Tutta colpa dei dolcetti la cui produzione in questo periodo aumenta a dismisura: solo negli Stati Uniti verranno spesi ben 2 miliardi di dollari in caramelle da offrire ai bimbi che bussano alla porta “minacciando” lo scherzetto. Come questo può influire sul clima? Il fatto che questi prodotti dolciari spesso hanno un alto contenuto di olio di palma. A ricordarlo è Diana Donon, responsabile della campagna “Cool Foods” del Center for Food Safety. L’attivista ha ricordato che le piantagioni di olio di palma sono responsabili della deforestazione di migliaia di ettari di verde ogni anno, principalmente in Asia, Africa e nell’America Latina.
Tutto questo sull’ambiente ha un impatto devastante. Tra i danni maggiori figurano la perdita di habitat per molte specie a rischio estinzione come gli elefanti e le tigri, il rilascio nell’atmosfera di tonnellate di emissioni di CO2 stoccate nelle foreste e il conseguente aggravarsi del riscaldamento globale. Molte foreste vengono rase al suolo innescando incendi dolosi che generano un’ulteriore mole di emissioni nocive. Non solo, in molte piantagioni dove si produce l’olio di palma, si compiono frequenti abusi dei diritti umani sia nei confronti dei lavoratori che delle popolazioni locali, a cui vengono sottratti i terreni necessari al sostentamento della famiglia.
Tracce di olio di palma si trovano nel 50% dei cibi processati in vendita nei supermercati: dalle caramelle alla cioccolata, ma anche in shampoo e detersivi per il bucato. La mossa giusta sarebbe quella di non acquistare prodotti contenenti olio di palma e per un Halloween ecologico e solidale si potrebbero preparare dolcetti in casa, oltretutto più genuini e salutari per i bimbi mascherati.