Pierre Dukan lo ha ribadito più di una volta, la sua dieta non fa male. Lo ha fatto di nuovo, nel caso qualcuno non avesse capito, durante un’intervista rilasciata a La Repubblica: “La verità è che gli altri medici sono gelosi: l’ultimo pretesto per attaccarmi è stato il libro nel quale propongo centoventi misure per lottare contro l’obesità”, ha dichiarato il dottore francese.

A chi lo accusa di portare avanti un’alimentazione sbilanciata, risponde: “Gli eschimesi mangiano verdure solo sei mesi all’anno e nelle tribù masai non ne consumano mai. La fase d’attacco (dove si mangiano solo proteine) dura solo 4 o 5 giorni, nelle fasi successive le verdure e gli altri alimenti vengono reintegrati”. E continua: “Il mio programma non viene vissuto come una punizione, ma come una ricompensa, grazie ai cento alimenti da mangiare a volontà”. E se l’agenzia sanitaria francese afferma che la dieta Dukan favorisce l’insorgere di disturbi ai reni, la pressione alta, le malattie cardiovascolari e il cancro, il famoso nutrizionista spiega: “Lo studio dimentica un dato fondamentale: l’obesità rappresenta il primo fattore di rischio cardiovascolare, infarto, diabete, alta pressione e cancro. Il semplice fatto di dimagrire riduce questi rischi”.