Oggi su Wellness Farm

Scelgo yoga o pilates? Ecco le differenze

Scelgo yoga o pilates? Ecco le differenze

La quinoa: perché dovremmo mangiarla di più

La quinoa: perché dovremmo mangiarla di più

La dieta giapponese in stile mediterraneo: vivere meglio più a lungo

La dieta giapponese in stile mediterraneo: vivere meglio più a lungo

Yoga, copyright su 1500 posizioni

yoga-copyright-1500-posizioniIl governo indiano ha deciso di mettere il copyright su 1500 posizioni yoga. Un provvedimento contro lo sfruttamento commerciale dell’antica disciplina patrimonio del sapere nazionale locale: multinazionali e privati non potranno più presentare brevetti. Lo ha riferito il quotidiano “The Time of India”. Oltre 250 asana sono state già catalogate con foto, video e descrizione in una banca dati del Ministero della Scienza e Tecnologia. La Traditional Knowledge Library è nata del 2001 per combattere la biopirateria, in particolare per quanto riguarda le piante medicinali.

“I nostri esperti – ha detto il responsabile Archana Sharam – hanno identificato 1500 tecniche di yoga che sono descritte nei nostri antichi testi sacri in sanscrito. Circa 250 sono già stati catalogati”. Il governo indiano così ha deciso di mettere il copyright su 1500 posizioni yoga. Si prevede che il lavoro sarà completato nei prossimi cinque o sei mesi. Una volta che tutte le asana saranno inserite nel database “non potranno più essere brevettate in quanto sono di pubblica proprietà”. Il registro è in cinque lingue ed è condiviso con i principali uffici per i brevetti del mondo, tra cui quello americano ed europeo.
Un provvedimento preso anche per le medicine usate nell’Ayurveda, Unani e Siddha. Ne sono state catalogate 290 mila. Negli ultimi due mesi, ha spiegato Sharma, l’India grazie a questo catalogo ha potuto respingere due richieste di multinazionali per brevettare dei composti terapeutici a base di erbe.

Da mesi il governo indiano si sta attivando per salvaguardare lo yoga, non solo con il copyright su 1500 posizioni ma anche con l’istituzione di un apposito ministero e la realizzazione di un marchio di qualità. Lo yoga, ha spiegato nei mesi scorsi il ministro Shripard Yesso Naik, “è una forma d’atre indiana e vogliamo stabilire davanti al mondo che è nostra”.

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

You must be logged in to post a comment.

I più letti del mese

I più commentati del mese