Il sondaggio annuale della Durex, l’azienda che produce preservativi, ha piazzato Hong Kong fra le ultime classificate sia per la frequenza dei rapporti sessuali che per la soddisfazione che se ne può trarne. A Singapore le cose non vanno meglio: le due città si presentano con il 62% della popolazione adulta che ha almeno un rapporto a settimana, per quanto solo il 29% degli hongkonghesi abbia risposto di trovare “soddisfacente” la sua vita sessuale. Singapore ha un indice di soddisfazione leggermente più alto, 35%. Secondo i sociologi la colpa della perduta passione sotto le lenzuola risiede nel sovraffollamento delle due città e il costo degli affitti. Un appartamento a Hong Kong costa più di una casa a Manhattan o nel centro di Londra. Quindi trovare un posto dove avere intimità con il proprio partner è uno dei problemi principali, la presenza di altri familiari infatti scoraggia l’approccio intimo.

 Il 76% degli italiani invece dichiarano di avere almeno un rapporto settimanale. In Cina le percentuali sono del 78%. In India la frequenza dei rapporti è inferiore, il 68% ha almeno un rapporto sessuale a settimana, ma a livello di soddisfazione il 61% della popolazione dice di essere contento. I problemi comunque sono più o meno dappertutto gli stessi: difficoltà a trovare un po’ di privacy, stress da lavoro (Hong Kong e Sigapore hanno le giornate lavorative più lunghe) e il tempo passato su internet, attività poco propizia agli incontri amorosi, dato che lo stress da schermo elettronico sembra spegnere il desiderio. In Europa sono i greci quelli che hanno la maggior frequenza di rapporti sessuali, il 78% della popolazione intervistata ha dichiarato di avere almeno un rapporto settimanale e un livello di soddisfazione rispetto alla vita sessuale del 51%.