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Raddrizzare la schiena con 90 secondi di yoga

Un minuto e mezzo di yoga e raddrizzi la schiena. I problemi alla colonna vertebrale, come ad esempio la scoliosi, possono essere ridotti praticando appena 90 secondi di yoga. L’effetto benefico, infatti, è immediato, come sottolinea uno studio pubblicato sul Global Advances in Health and Medicine e condotto da un team di ricercatori, tra cui il dottor Loren Fishman della Columbia University College of Physicians and Surgeons di New York.

In questo studio è stata presa in esame la posizione “Vasisthasana” (o posizione dell’asse laterale) in 25 pazienti con scoliosi idiopatica o degenerativa. Così si è stabilito che i pazienti presentavano una curva primaria da 6 a 120 gradi. I ricercatori hanno insegnato ai pazienti reclutati per lo studio come assumere la postura e mantenerla per 10-20 secondi al giorno, durante la prima settimana. Dopo di che, i partecipanti sono stati invitati a mantenere la posizione il più a lungo possibile, sempre una volta al giorno. La postura, inoltre, doveva essere mantenuta sul lato convesso, ovvero il lato più debole della colonna vertebrale. I risultati finali hanno evidenziato come con una media di soli 1.5 minuti al giorno, sei giorni alla settimana da due a ventidue mesi, la postura yoga assunta nello studio riduce le curve della scoliosi idiopatica dal 32% fino al 49.2% nei pazienti sia adolescenti che adulti. L’innovazione di questa scoperta sta nel fatto che si possa risolvere il problema con una sola postura, mentre la National Scoliosis Foundation raccomanda 25 posizioni yoga per il benessere della schiena. Insomma quello che propone Fisherman è molto meno complesso e le persone saranno sicuramente più invogliate a farlo: “Dal momento che la scoliosi è una condizione asimmetrica, l’ho trattata asimmetricamente – spiega l’esperto nel comunicato stampa – chiedendo ai pazienti di assumere la posa soltanto sul lato più debole. Questo rinforza i muscoli spinali specifici sul lato convesso che sono necessari per aiutare nella riduzione della curvatura [della colonna vertebrale]”

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