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“Dimmi che tipo sei e ti dirò come dimagrire”

Quando si parla di diete ce n’è davvero per tutti gusti: quella del fantino, della frutta, del gelato, del latte ma ora ne arriva un’altra firmata da un neuroscienziato, Daniel Amen. Di cosa si tratta? Della dieta della personalità

Amen ha scritto un libro in cui spiega le sue teorie sulle diete e fornisce al lettore una serie di consigli per vincere le tentazioni e raggiungere il tanto agognato peso forma. L’esperto promette risultati efficaci grazie a regimi alimentari basati sulla personalità, seguendo il motto “Dimmi che tipo sei e ti dirò come dimagrire”. Amen spiega che bisogna mettere da parte il conteggio delle calorie o teorie dove si scelgono gli alimenti in base al gruppo sanguigno e mette un freno anche alle indagini sulle intolleranze alimentari. Secondo il neuroscienziato, infatti, per perdere peso è necessario concentrarsi sulla personalità. Il vero esercizio da fare, prima di estenuanti sedute in palestra, per dimagrire è quello sulla consapevolezza e classifica le persone in categorie: ci sono gli “overeater”, ovvero i mangiatori compulsivi, i mangiatori impulsivi, quelli compulsivi-impulsivi, i mangiatori tristi o emotivi e i mangiatori ansiosi. Per perdere peso, ogni gruppo deve evitare determinati cibi e mangiarne invece altri in quantità. “Abbiamo esaminato i cervelli dei nostri pazienti oversize e abbiamo scoperto che non c’era un solo schema mentale associato con l’essere in sovrappeso: c’erano almeno cinque tipi diversi” scrive l’esperto. Amen spiega che i mangiatori compulsivi “tendono a restare focalizzati sul pensiero del cibo” e per loro una dieta ricca di proteine è inutile, perché questo tipo di alimenti aumentano la concentrazione e i soggetti compulsivi ne hanno fin troppa. Nel loro caso, secondo Amen, è meglio mangiare carboidrati complessi che aiutano l’organismo a produrre più serotonina migliorando l’umore. I carboidrati complessi invece non sono indicati, secono questa teoria, per i tipi impulsivi perché abbassano ulteriormente il loro controllo. Questo gruppo dovrebbe piuttosto mangiare alimenti come pollo e avena che aumentano i livelli di dopamina nel cervello e la concentrazione. Per i compulsivi-impulsivi è meglio puntare sull’attività fisica. Mentre i soggetti emotivi dovrebbero aumentare il consumo di acidi grassi Omega-3 che calmano l’organismo. Gli ansiosi che mangiano “per curare i loro sentimenti di tensione, nervosismo e paura”, dovrebbero eliminare dalla dieta alcol e caffeina e scegliere un’alimentazione ricca di un amminoacido in particolare, la glutammina, che si trova in lenticchie, broccoli e noci.

Avrà il dottor Amen trovato la chiave giusta? Negli Usa sono molti gli scettici…

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